C’è grande attenzione da parte del Governo sul tema della sicurezza della Fondo Valle Trigno. Il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Tullio Ferrante, questa mattina ha, infatti, assicurato – rispondendo all’interrogazione sottoscritta da me e dal senatore Costanzo Della Porta – la massima attenzione nel valutare l’inserimento dell’opera all’interno del prossimo piano pluriennale Mit-Anas”.
“Nel riconoscere la strategicità dell’opera, sia per il numero dei transiti che per i territori serviti, è emerso un impegno chiaro a proseguire un dialogo costruttivo con gli amministratori dei territori interessati di Abruzzo e Molise – riferisce il senatore- per l’innalzamento dei livelli di sicurezza, compreso il miglioramento degli impianti di illuminazione e degli svincoli situati lungo la Fondo Valle. L’ infrastruttura potrebbe essere potenziata con un eventuale raddoppio, anche per stralci funzionali”.
Sull’elevato tasso di pericolosità del tratto stradale si è concentrato il mio intervento dove ho evidenziato le criticità di “una strada realizzata negli anni ’80 e pensata come un’arteria per il traffico locale ma che, da anni, ha visto invece aumentare notevolmente il transito dei mezzi, anche pesanti, per il trasporto delle merci. Un flusso di traffico destinato ad aumentare considerando la recente classificazione di Porto a valenza nazionale attribuita agli scali di Vasto e Termoli, importante riconoscimento ottenuto anche grazie all’interessamento dei due presidenti di Regione, Abruzzo e Molise, Marco Marsilio e Donato Toma.
La Trignina è da ritenersi, dunque, un’arteria fondamentale per il traffico merci, rappresentando una validissima connessione tra la dorsale adriatica e quella tirrenica, e investire su di essa vuol dire investire sulla sicurezza dei cittadini, sullo sviluppo economico dei territori, e vuol dire contrastare lo spopolamento delle aree interne. Stiamo mantenendo fede all’impegno preso con gli amministratori locali, portando all’attenzione del Senato e del Governo tutte le problematiche della strada che, purtroppo, negli anni ha provocato numerosi incidenti e vittime.
Un percorso stradale il cui progetto di raddoppio, nonostante se ne discuta da quasi vent’anni, non ha mai visto sviluppare neanche uno studio di fattibilità tecnica ed economica. La risposta odierna all’interrogazione dimostra l’impegno che il governo Meloni, in questi primi mesi di legislatura, sta riservando alla tematica”.